APPROCCIO EMPIRICO
Più abbiamo disatteso le dinamiche naturali dell’Ordine e infranto il nostro codice d’appartenenza, più diventiamo portatori di un arretrato empirico che la coscienza ci “ricorda” in ogni nostro agire.
Si tratta di un arretrato di diritti empirici infranti, formato da responsabilità disattese e da dolore rinnegato, paragonabile a un peso schiacciante e presupposto di ogni conflitto in atto.
L’Approccio Empirico lo definisce come Debito, o come arretrato personale che ci separa dal libero fluire. Fino a quando non l’avremo evaso, e pertanto trasformato e lasciato andare, non ci è possibile crescere.
Non “colmando” tale debito infatti, rimaniamo incastrati nel ruolo del piccolo, nonostante magari siamo già in età avanzata.
Così succede spesso che analizziamo le nostre ferite profonde senza accorgerci della loro vera origine: i diritti empirici infranti. Diritti naturali, si intende, anch’essi ben diversi per il genere femminile e maschile e conferitici dall’ordine per il semplice fatto di essere nate donne o uomini.
Ogni eccesso di rabbia, di tristezza o di senso di colpa, infatti, ci riporta semplicemente la presenza di indicatori empirici atti a segnalarci tale infrazione.
Essi costituiscono rilevatori preziosi del nostro stato all’interno dell’ordine, al contrario di come solitamente vengono considerati, ossia emozioni negative.